martedì 25 febbraio 2014

Quando una stella muore... fa male

Speravo non accadesse... invece è successo... sto raggiungendo i miei obiettivi ma sto morendo.

Sono nuovamente rotta dentro, e io che volevo essere felice.

Avere la media dell'8 e mezzo in quinta non è una passeggiata.

Se devo studiare per avere buoni voti posso vedere di meno la mia migliore amica e il mio ragazzo.

La mia migliore amica e il mio ragazzo continuano a dirmi che dovrei vederli di più.

Allora la mia migliore amica e il mio ragazzo escono assieme (anche con altri amici che stanno tutti in coppia) e io sto a casa a infilarmi le dita in gola per vomitare quel poco che è rimasto nel mio stomaco e a studiare come un cane.

La famiglia, beh fa troppo schifo per parlarne.

Sono vuota.

Ho paura che la mia migliore amica e il mio ragazzo si mettano assieme.

Il mio ragazzo ogni volta che va in discoteca mi fa il resoconto delle ragazze che ci hanno provato con lui.

A me non piace andare in discoteca, mi fa schifo quell'ambiente.

Mi sto spegnendo.

Pochi mesi e me ne andrò da casa.

Sto dimagrendo.

Mi tradiranno.

Ho solo me stessa.

6 commenti:

  1. L'epilogo della tua storia te lo sei scritta tu: sola con il tuo lavorio continuo, rotta dentro e sfatta, sola dentro e fuori. E non doveva andare così. La tua amica ed il tuo ragazzo hanno ragione a spronarti, forse hanno capito più di quello che credi.
    Hai visto FROZEN, l'ultimo film Disney? Dovresti. Tu sei quella bionda, quella che canta "all'alba risorgerò" (con la voce di una meravigliosa Serena Autieri, tra l'altro). E cosa capisce la fanciulla? Che barricarsi in un cartello di ghiaccio, poiché solo ghiaccio credeva fosse in grado di fare, l'avrebbe finalmente fatta sentire se stessa; non si sarebbe più dovuta nascondere, avrebbe vissuto secondo la sua natura. Si, peccato che non era quello ciò che la faceva soffrre.. Lei voleva solo essere amata. Voleva solo essere felice, e capisce che il suo cartello di ghiaccio non le avrebbe dato quel qualcosa che in fondo stava cercando.
    Arriva a dover fare delle scelte: O LOTTARE CONTRO IL SUO GHIACCIO INCONTROLLABILE, O VEDERE PERIRE DEL SUO GHIACCIO I SUOI CARI.
    Indovina come finisce la storia :-)

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  2. *soffrire, non soffrre, e castello, non cartello.... Sto scrivendo dal cellulare scusa gli errori!

    Non ricordo il nome della bionda della storia, ma lei rappresenta TUTTE NOI.
    Noi che abbiamo qualcosa dentro che non sappiamo dove mettere, a cui non riusciamo nemmeno a dare un nome, e che va a sfociare in qualcosa che non solo non è immagine del bisogno di partenza, ma ci distrugge; noi che a volte siamo invece del tutto vuote, e che dobbiamo x forza-giustamente- riempire questo vuoto....e lo riempiamo con qualcosa che, nuovamente, ci si rivolta contro, che si rivela una catena e non un'ala, che ci allontana dall'amore invece che farcelo conoscere, che ci impedisce di avere esperienza di noi stesse e della nostra realtà, che ci allontana dai nostri obiettivi, che ci logora dentro e fuori, che ci ottenebra il cervello con immagini del tutto fantasiose che apparentemente sono proprio ad hoc X noi, ma in realtà sono quanto di più lontano esista dalla nostra felicità.....
    ...ma in che strada ci siamo messe?
    ...guardati.. Era questo ciò di cui avevi sete?

    Io non ho mai abbandonato tutto x il mio disturbo (oggi lo chiamo così, prima no), e vedo una vita che mi si apre davanti, grazie al cielo, e che mi corrisponde: ho un ragazzo a cui voglio affidare tutto, mi sono laureata e sto iniziando a lavorare nel mondo dell'ingegneria, in cui credo arriverò da qualche parte, mi dedico a seguire liceali ed universitari nella preparazione di matematica e fisica, e quando mi sento dire "meno male che ti ho trovato, posso dare il tuo numero ad una mia amica?" mi si apre il cuore, xk x ottenere il massimo risultato non è sufficiente lavorare, devi AMARE ogni istante ciò che fai, e io vedo che finalmente ci riesco. E questo mi riempie, mi fa sentire me stessa.
    Eppure ancora troppe cose non vanno.
    "guardati...ma che stai facendo? Non doveva andare così" ci sono ancora fratture, e tante non si chiuderanno mai.
    Ho lavorato tanto al mio castello di ghiaccio e ora eccolo qui... Se ci penso davvero, se pondero davvero ciò che ho perso, distrutto, ciò che non posso più avere e che era invece ad un passo da me mi ammazzo.
    Non ci penso e gioisco dei risultati che la mia infinita miseria mi concede.

    Pensaci.

    Un abbraccio forte

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  3. ti seguo anchio :) un bacio <3

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  4. Ciao...
    Leggendo le tue parole mi sono ritrovata parecchio...
    Chiudersi in se stessi, alienarsi dal mondo , stando male, per dedicarsi allo studio, per prendere il diploma. Anche io faccio quinta... anche io ho eliminato i miei amici per la scuola e lo studio, ma nn riesco ad avere risultati che mi soddisfano perché con la malattia concentrarsi è difficile, penso ke tu lo sappia benissimo...
    Coraggio
    Ti sono vicina
    Un abbraccio
    Pulce

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  5. A questo punto della strada forse dovresti decidere ciò per cui vale la pena lottare... se riemergere e deciderti a riprenderti la tua vita o se "morire" definitivamente... non sei ancora ad un punto di non ritorno, forse, ma sono d'accordo con blackdust che scrive che l'epilogo della tua storia te lo se scritta tu. Ha forse pensato che tutto quello che volevi era la magrezza assoluta, perfezione o chiamala come ti pare... ma sei sicura che valga la pena di soffrire tanto per poi, davvero, in mano non avere altro che ossa da mostrare? Io non credo. Sei molto più di questo, sei una persona vera, non una immagine riflessa in uno specchio, non una stella in punto di morte. Potresti essere un fiore che sboccia alla vita, perchè rinunciare? Perchè non darti una possibilità anche di poter vedere come potrebbe essere la vita se ti aprissi di più, anzichè chiuderti in te stessa ed imbruttirti a causa di una maledetta malattia che ti risucchierà tutto quello che hai e che poi, tra qualche tempo, rimpiangerai di non esserti tenuta stretto tra le mani. Forse sarò stata un pò dura, ma è ciò che penso. Anche tu, Pensaci, se vuoi...
    Ti abbraccio.

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  6. grazie di cuore ragazze, in questo tempo che sono stata via ci ho pensato, posso ottenere entrambe le cose senza uccidermi. grazie

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